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L’inserimento al nido è uno di quei passaggi fondamentali (e cruciali) dello sviluppo dei bambini.  Come possano affrontare questo grande cambiamento? Dipende non solo dal tipo di attaccamento che hanno sviluppato, ma anche dal proprio temperamento e dall’ambiente circostante. E’ inevitabile che un buon educatore che sappia capire, accogliere e coinvolgere il bambino nelle diverse attività, renderà l’inserimento più “dolce” ed efficace. Al tempo stesso anche noi genitori dobbiamo fare la nostra parte. Evitando di interferire con le nostre ansie, paure, dubbi e sensi di colpa. Cercando di instaurare un legame di fiducia ed alleanza con le educatrici che si prenderanno cura dei nostri figli in nostra assenza. Avere fiducia nelle capacità degli educatori è un punto fondamentale. Creare una cooperazione e collaborazione tra asilo e famiglia che possa donare sicurezza e serenità ai nostri bambini.

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L’inserimento al nido è uno di quei passaggi fondamentali dello sviluppo dei bambini.

10 Consigli per vivere l’inserimento al nido con serenità

L’inserimento al nido è una tappa fondamentale per lo sviluppo dell’autonomia dei bambini. Il primo vero e proprio distacco non solo dalla madre ma anche da quel contesto familiare che i nostri figli conoscono molto bene. Lasciare i propri bambini a persone “sconosciute” che non sono a noi familiari è davvero difficile. Pertanto conoscere in anticipo le educatrici e la struttura giocheranno a nostro vantaggio. Essendo un momento particolare per tutti in cui riaffiorano sensi di colpa, paure, ansie, dubbi e tensioni, ho pensato di darvi 10 consigli che vi (ci) aiuteranno a vivere serenamente l’inserimento al nido.

1. Raccontare in anticipo ai bambini cosa andranno a fare

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Conoscere dei nuovi amichetti e giocare con loro

Raccontate al vostro bambino, anche se ha 5-6 mesi, cosa andrà a fare al nido. Quanto saranno bello conoscere dei nuovi amichetti, giocare con loro e di quante belle novità lo attendono. In questo modo si andrà a creare un pensiero positivo nella mente del bambino. Questo lo aiuterà ad affrontare con serenità questa nuova esperienza.

2. Non trasmettere ansia al bambino

So bene quanto sia difficile per un genitore lasciare il proprio figlio a persone di cui stiamo imparando a fidarci. Di quanto i sensi di colpa non vi facciano dormire la notte e continuate a ripetervi “che forse è meglio rimandare al prossimo anno”. Non fatevi prendere dall’ansia, dalle paure e dai dubbi. Cercate di contenere le vostre emozioni per quanto vi è possibile perché i bambini sanno leggere benissimo i nostri stati d’animo e li registrano. Creare nella mente del bambino l’idea che le educatrici siano delle persone di cui non ci si può fidare non gioverà a nessuno. Tantomeno al bambino. Perciò mettiamo da parte l’ansia cercando di effondere positività e sicurezza al bambino. Dando voce ai pensieri positivi definendo il nido come un luogo bello, dove si può giocare mentre mamma e papà sono a lavoro.

3. Dire sempre “ti voglio bene”

Vi sembrerà scontato ma ripetere ai bambini quanto gli vogliamo bene è fondamentale, specialmente in questo momento critico. Anche se vostro figlio sembra apparentemente tranquillo e non ha versato neanche una lacrima durante l”inserimento, non fidatevi troppo. Continuate a rassicurarlo e a ripetetegli quanto gli volete bene.

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Dire sempre “ti voglio bene”

4. Rispettare i tempi del bambino

Spesso l’ambientamento al nido può durare più giorni se non settimane. In questi casi è bene rispettare i tempi del bambino, essere graduali e non avere fretta. A volte il lavoro non ce lo permette e non sempre i datori di lavoro sono così comprensibili (anzi!). L’ideale, qualora non abbiate modo di proseguire con un inserimento graduale, è di attuare un piano B. Optando per un orario ridotto fino al pranzo fino a quando il bambino non sarà pronto per l’orario a tempo pieno qualora ne abbiate bisogno. Chiedendo l’aiuto ai nonni o ad un’amica fidata. Se non ci sono aiuti esterni provate a parlarne con l’educatrice della struttura a cui vi siete rivolti. Cercando la soluzione migliore per il vostro bambino.

5. Portare il pupazzo del cuore

Se il vostro bambino ha un peluche preferito o una copertina da cui non si stacca mai, lasciateglielo portare al nido. L’oggetto transizionale svolge una funzione molto importante in questo momento. Possiamo definirlo come una sorta di prolungamento della mamma il quale lo consolerà in sua assenza. Lo aiuterà a vivere più serenamente questa nuova avventura.

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Portare il pupazzo del cuore

6. Non andare mai via senza salutarlo

In alcune strutture vengono usate ancora quelle tecniche assurde in cui si fa nascondere il genitore. Si strappano via i bambini senza dare nemmeno il tempo al genitore di salutarli permettendo così un distacco più “dolce” e “consapevole”. Prima di andare via salutate sempre il vostro bambino, rassicuratelo e ditegli sempre che tornerete a prenderlo dopo il lavoro. Fate capire al bambino che in vostra assenza per qualsiasi cosa potrà fare riferimento all’educatrice. Lei si prenderà cura di lui mentre voi sarete a lavoro. Quando lasciate i bambini in struttura non sia tentennanti, siate decisi. Non piangete insieme al bambino, al contrario dovete rassicurarli. Affidatelo all’educatrice ma prima salutatelo sempre!

7. Creare un rito speciale

Fare colazione in una tazza speciale, contare i gradini prima di entrare a scuola, salutare gli uccellini, cantare una canzone, mettere lo zaino dai superpoteri. Create un rito speciale che ripetete ogni mattina prima di andare al nido. Questo non solo renderà l’inizio della giornata più divertente ma darà sicurezza al vostro bambino.

8.  Un ricordo di famiglia

Se il vostro bambino si rifiuta di andare al nido perché non vuole staccarsi da voi, fategli portare un ricordo speciale della vostra famiglia. Ad esempio la foto di famiglia che potrà andare a sbirciare ogni qualvolta sentirà la mancanza di mamma e papà. Oppure un braccialetto che indossano tutti i componenti della famiglia, una goccia di profumo di mamma o papà. Sono piccoli segni che rassicurano il bambino e gli permettono di sentirvi più vicini.

9. Libri a tema

I libri tornano sempre utili. A maggior ragione quando devono aiutarci a rendere più “giocoso” un cambiamento difficile. Ad esempio la paura dei mostri, la fase dello spannolinamento, l’arrivo di un fratellino/sorellina e l’inserimento al nido. Leggergli una storia a tema cambiando il nome del personaggio con quello del bambino. Non solo lo aiuterà ad identificarsi con la storia ma lo renderà anche più sicuro e forte. Creando un’associazione fra la storia e l’esperienza che sta vivendo.

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Selezionare dei libri a tema per aiutare i bambini ad affrontare questo nuovo cambiamento

10. No alla competizione

Fidarsi degli educatori è fondamentale per creare un clima di collaborazione tra la famiglia e gli educatori. Dunque meglio mettete da parte la competizione perché nessuno vuole sostituirsi al vostro ruolo genitoriale. Qualora dovessero presentarsi circostanze spiacevoli fatele presenti e cercate un punto d’incontro con chi si prende cura dei vostri figli in vostra assenza. Fidatevi per primi voi e i bambini lo faranno di conseguenza.

Adesso tocca a voi, nei commenti se desiderate raccontateci la vostra esperienza e di come state vivendo l’inserimento al nido dei vostri bambini.


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