Rotazione giochi. Cos’è e perché farla
Spesso si lamenta il fatto che i bambini tirano fuori tutto, senza giocare effettivamente con nulla.
Questo accade perché hanno una quantità considerevole di giochi, spesso identici tra loro, riposti in ceste poco accessibili.Così, sono costretti a tirar giù tutto pur di giocare con qualcosa.
In questi casi, può venire in aiuto la rotazione giochi.
Essa consiste nell’alternare ciclicamente attività, giochi e materiali a disposizione del bambino, affinché il suo interesse si mantenga sempre vivo.
A che età cominciare
Dall’anno di vita o da quando inizia la deambulazione e il bambino è in grado di accedere in autonomia e sicurezza ai materiali.
Fino a quel momento è utile predisporre ceste e/o contenitori all’altezza dei suoi occhi, su un tappeto posto in un’area dedicata o in diversi punti della casa.
Ogni quanto fare la rotazione dei giochi?
Le tempistiche variano in base all’età, alla soglia di attenzione e agli interessi dei bambini.
Quando sono piccoli sta ai genitori decidere, in base all’osservazione delle loro preferenze, quali giochi o attività inserire, nonché le tempistiche, che possono variare da una settimana ad un mese, ma non c’è una regola precisa.
Quando crescono, invece, è bello coinvolgerli nella scelta dei giochi che preferiscono tenere fuori in quel momento.
Come organizzarla al meglio
- Creare una zona gioco luminosa, provvista di mobile basso ad altezza bimbo, tappeto morbido (quelli a tinta unita sono da preferire a quelli in gomma) e specchio, soprattutto per i più piccini (fascia 0-12).
- Predisporre giochi ed attività in maniera ordinata all’interno di ceste o vassoi e, in ogni caso caso, al di fuori della scatola originale, così da donar loro un senso estetico. Ricordiamoci, infatti, che i bambini sono attratti dall’ordine: più l’ambiente che li circonda lo è e più sono incentivati a riporre ogni cosa al suo posto.
- Proporre puzzle e giochi ad incastro in modo destrutturato. Ad esempio, nei puzzle in legno dividere la tavola dai pezzi ad incastro.
- Inserire un numero limitato di giochi o attività, per non rschiare di confondere il bambino.
- Preferire ai giochi in plastica quelli in legno: sono più duraturi nel tempo, trasmettono calore, in quanto materiale vivo, sono più belli ed attraenti, è il bambino a giocare e non il gioco e il loro prezzo ormai si è notevolmente abbassato rispetto al passato.
- Ottimizzare i tempi di preparazione: suddividere per categorie giochi ed attività extra rotazione, riporre questi ultimi all’interno di un armadio non a portata di bimbo e, infine, utilizzare scatole o bustine trasparenti, per facilitare la scelta nella preparazione.
I 10 giochi essenziali
- costruzioni lego e/o in legno;
- libri abbinati ad attività (ad es. si può ricreare l’ambientazione di una fattoria e aggiungere uno o più libri a tema);
- animali in 3d che riproducono il più fedelmente possibile il soggetto;
- veicoli, trenini o oggetti rotolanti per i più piccini (ad es. palline o giochi trainabili);
- angolino dedicato al gioco di ruolo e d’immaginazione (cura delle bambole, “far finta di”);
- giochi o attività di logica (puzzle in legno ad incastro, con pomelli che facilitino la presa, puzzle in cartone per fare associazioni);
- attività finalizzate all’arricchimento del vocabolario, attraverso l’utilizzo delle carte della nomenclatura o la creazione del cestino dei tesori;
- attività sensoriali dedicate allo sviluppo dei cinque sensi (es. manipolazione del DIDÒ o travasi);
- angolino artistico con acquerelli, colori a cera e fogli bianchi sempre disponibili al bambino.
- angolo della musica e degli strumenti musicali.