E’ possibile affrontare il momento dei compiti senza stress? Per molti genitori questo momento è fonte di stress e fatica, per svariati e comprensibili motivi. Tolti i primi 2 anni della scuola primaria, dove di solito i compiti richiedono un tempo ancora limitato, negli anni seguenti i compiti entrano nel quotidiano dei piccoli studenti e lo spazio dedicato allo studio crescerà sempre di più. La domanda nasce quindi spontanea: è possibile affrontare il momento dei compiti dei figli senza stress? Si può approfittare di questo momento per crescere e trarne del positivo?

4 Consigli per compiti senza stress
I compiti a casa hanno l’obbiettivo di consolidare quanto si è appreso a scuola e di solito la mole di lavoro è commisurata all’età del bambino. All’inizio di un nuovo anno scolastico, vogliamo proporre 4 piccoli consigli per affrontare al meglio questo tempo, cercando di allontanarci da discussioni, tensioni e stress.
1. Uno spazio
Sembrerà banale ma che il bambino abbia uno spazio preciso da dedicare a questa attività è un buon inizio. L’ideale sarebbe una bella scrivania libera e ordinata, ben illuminata e spaziosa. Nei primi anni sarà sufficiente anche solo il tavolo della cucina o della sala, in seguito la scrivania in camera sarà più sfruttata ed sicuramente apprezzata. L’importante è che ci sia uno spazio dove il bambino possa essere accompagnato e dove non ci siano troppe distrazioni a portata di mano.

2. Un tempo per i compiti
La maggior parte dei bambini oggi frequenta il tempo prolungato o ha diversi pomeriggi impegnati nelle attività extra scolastiche. Ci si ritrova pertanto a dover studiare e fare i compiti principalmente nel fine settimana. Può essere utile avere un momento dedicato, come ad esempio tenere libero il sabato mattina per lo studio. Creare una routine può aiutare il bambino ad essere più ben disposto: quindi è bene decidere un tempo fisso da dedicare ai compiti e tenerne conto nei programmi della famiglia. Senza essere troppo rigidi e pensando anche al programma ludico del pomeriggio per ricompensarsi del lavoro svolto.
3. Esserci
Qui entrano in punta di piedi i genitori. Non bisogna dimenticare infatti che i veri protagonisti sono i bambini, che hanno però bisogno del sostegno e della fiducia dei genitori. Ce la puoi fare è il messaggio che dobbiamo dare loro. La noia, la fatica e le difficoltà ci sono e si possono superare. Essere lì accanto loro per aiutarli se ne hanno bisogno, condividere la fatica, sedersi insieme a studiare (ognuno il suo), essere vicino a loro mentre intanto si cucina o si legge. Magari con un sottofondo di musica classica per concentrarsi (così urlare sarà decisamente più difficile e fuori tono…). Armarsi di pazienza e calma è decisamente d’obbligo e qualche aneddoto sul nostro passato di studenti potrebbe stemperare la fatica.

4. Imparare un metodo
Qui c’è spazio al ruolo pro attivo dei genitori che non è quello di sostituirsi ai figli nel fare i compiti ed è in anti tesi alla lamentela facile nella quale tutti possiamo facilmente cadere. I compiti possono essere l’occasione per imparare un metodo di studio e si può accompagnarli in questo. Per esempio si può dividere il lavoro in due parti, affrontare prima ciò che è più difficile e poi ciò è più immediato. Svolgere prima i compiti scritti, poi quelli orali. Correggere alla fine i compiti insieme o dare solo dei suggerimenti. Fare degli approfondimenti quando serve.
Un altro aspetto importante è sottolineare la concretezza dei compiti, avvicinandoli al quotidiano. Imparando a leggere il bambino potrà leggere il nome dei prodotti mentre si fa la spesa, potrà pesare lui stesso gli ingredienti mentre si prepara una torta o misurare la larghezza del tavolo per comprare la tovaglia nuova. E ancora esplorare il bosco e i suoi alberi, capire se si è in montagna o in collina e perché. Consolidare nel quotidiano ciò che scopre a scuola.
Lo svolgimento dei compiti a casa è un’attività che si gioca su due piani: c’è il piano cognitivo ma c’è anche quello relazionale. La noiosa circostanza dei compiti può essere l’opportunità per entrare più in rapporto con i propri figli e proseguire l’infinita avventura della conoscenza reciproca.
Buon inizio anno scolastico a tutti!