Togliere il ciuccio a un bambino non è un’impresa facile. Il ciuccio è rassicurante e ci ha accompagnato nei momenti più difficili. E non stiamo parlando solo del bambino ma anche dei genitori. Anche noi ci sentiamo sicuri nell’avere sempre un valido e fidato alleato nei momenti peggiori.
Eppure inevitabilmente arriva quel momento in cui è ora di dirgli addio. Ma come fare? C’è chi lo toglie di botto, chi si inventa strategie incredibili, chi chiede un aiutino magico. Ecco 10 modi che potrebbero tornarci utili per togliere il ciuccio.
Improvvisamente
Sembra una follia eppure in molti scelgono di toglierlo di botto. Semplicemente lo fanno sparire, nascondendolo ed evitando la tentazione di ritirarlo fuori nei momenti più difficili. Ovviamente non sarà facile eppure in molti giurano che funziona.
Gradualmente
Al contrario del precedente metodo in molti consigliano di toglierlo in modo graduale. Questo sembra essere il metodo più diffuso, anche se il processo potrebbe risultare eccessivamente lungo. Si inizia limitando il ciuccio a determinati orari. Dapprima si chiede di evitarlo al nido o all’asilo, poi lo si lascia solo per la nanna e, infine, lo si toglie completamente.
Cattivo sapore
Un altro infallibile e utilizzatissimo metodo è quello di dargli un cattivo sapore. Per questo metodo ovviamente si devono utilizzare sostanze innocue, rimediabili anche in farmacia. In alternativa si possono usare prodotti alimentari, come immergerlo nel succo del limone.

Regalare il ciuccio
Se abbiamo un fratellino appena nato, un cuginetto o un amichetto più piccolo possiamo convincere il bambino a regalarlo. I bambini adorano sentirsi grandi, soprattutto davanti a un bimbo più piccolo.
Perdere il ciuccio
Possiamo far finta di aver perso il ciuccio, o in caso lo abbiamo perso davvero approfittare dell’occasione. Inizialmente potremmo dover affrontare un immane tragedia, ma con il tempo passerà. D’altronde non è colpa di nessuno se si è perso.
Rompere il ciuccio
Moltissimi utilizzano il metodo di romperlo, anche se dobbiamo avvertire che i pediatri sconsigliano fortemente questo metodo. Il ciuccio rotto, infatti, potrebbe perdere piccole parti che andrebbero poi ingerite dal bambino. Evitiamo, quindi, questo metodo prediligendone altri più sicuri.
L’ha mangiato il gatto
“Amore il gatto/cane ha mangiato il ciuccio”. Sembra la più classica delle scuse utilizzate a casa, eppure per chi ha un’animale domestico potrebbe essere un metodo molto più che valido.

La fatina dei ciucci
Questo è forse il metodo più dolce: la fatina dei ciucci. È lo stesso concetto della fatina dei denti, ma questa volta la visita non sarà casuale ma concordata. Parliamo con il bambino e spieghiamogli che è arrivato il momento di abbandonarlo e di lasciarlo alla fatina dei ciucci. In cambio la fatina lascerà una monetina o un piccolo regalo.
La casa del ciuccio
Anche il ciuccio ha bisogno di riposare e ci sono momenti in cui deve andare a casa. La casa del ciuccio è una deliziosa scatolina preparata in precedenza, dove il ciuccio andrà a riposare durante le fasi di gioco, quando usciamo e pian piano per tutto il giorno. Fino a quando arriverà il momento di mandarlo definitivamente in pensione.
Lasciare le cose come stanno
Molti bambini sono indipendenti e presto o tardi lo abbandonano spontaneamente. Lasciare che la cosa segua il proprio corso potrebbe sembrare la soluzione migliore in questo caso. Ma solitamente non è così. Il più delle volte i bambini faticano molto a separarsi dal ciuccio e per non ritrovarsi troppo grandicelli ancora legati ad esso è meglio provvedere in anticipo.